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Elettricità senza sole, il futuro del fotovoltaico.

 


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ELETTRICITÀ SENZA SOLE? È IL FUTURO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI, SECONDO LA “FERRARI DEL FOTOVOLTAICO” ENERGRED

 

«I pannelli solari saranno presto in grado di produrre elettricità anche con il buio» spiega Moreno Scarchini, CEO di EnergRed (www.energred.com), la prima E.S.Co. in Italia a fornire impianti fotovoltaici alle PMI senza esposizione finanziaria, nessun vincolo di prelievo, prezzo dell'energia bloccato e cessione gratuita dell’impianto.

Nelle notti stellate, sfruttando il «raffreddamento radiativo», i pannelli solari saranno presto in grado di produrre elettricità anche con il buio. A metterlo in evidenza è EnergRed (www.energred.com), la prima E.S.Co. in Italia a fornire impianti fotovoltaici alle piccole e medie imprese, senza alcuna esposizione finanziaria da parte del cliente per l’acquisto o la gestione dell’impianto.

Nessun vincolo di prelievo dell’energia, prezzo bloccato per l’autoconsumo e cessione gratuita dell’impianto alla fine del rapporto sono gli altri aspetti fondamentali che caratterizzano gli impianti di quella che è considerata oggi la “Ferrari del fotovoltaico”, un marchio —quello di EnergRed— destinato a diventare iconico come quello del Cavallino Rampante o come quello della Coca-Cola, di cui peraltro il fondatore della E.S.Co. —l’ingegnere Moreno Scarchini— è stato direttore per oltre 5 anni, con la responsabilità della supply chain in 6 Paesi.

Ma anche con la Ferrari EnergRed ha un suo legame, avendo organizzato lo scorso anno il suo evento “Elettriche Emozioni” proprio nelle fantastiche cornici del circuito di Modena e del Museo Storico Ferrari.

«L’obiettivo è stato quello di mettere in evidenza le “emozioni dell’elettrico” per comprendere le potenzialità che la mobilità sostenibile è in grado di apportare alla nostra vita, nel pieno rispetto dell’ambiente» spiega Moreno Scarchini che ha voluto realizzare l’evento a zero emissioni, bilanciandole attraverso programmi di riforestazione ad alto impatto sociale attivati insieme al partner ZeroCO2.

Cosa rende EnergRed una “Ferrari”? «Alla base di tutto c’è la nostra metodologia dal marchio registrato “Care&Share”, una metodologia proprietaria innovativa per lo sviluppo di impianti fotovoltaici che si basa sulla condivisione del valore con il cliente e che elimina di fatto il classico vincolo “take or pay” superando ogni modello finanziario e permettendo di pagare solo quello che si consuma, quando lo si consuma» risponde Moreno Scarchini.

Una “Ferrari” sì, ma a costo zero. Prendersi cura dei clienti e condividere con essi i benefici sono i 2 principi con cui EnergRed vuole aiutare gli imprenditori italiani a produrre la propria energia a "km ed emissioni zero” senza dover affrontare costi ma godendo invece dei vantaggi di una maggiore sostenibilità: l’obiettivo non è vendere impianti ma gestire la produzione “in loco” di energia da fonti rinnovabili.

EnergRed ha inoltre sviluppato un algoritmo interno che permette un perfetto dimensionamento funzionale ed economico di un impianto fotovoltaico in configurazione SEU (Sistema Efficiente di Utenza) e che è anche il presupposto per l’attivazione di vere e proprie comunità energetiche, una strada che sarà sempre più necessario percorrere nel prossimo futuro.

Ma le nostre PMI vogliono una utilitaria o la “Ferrari” del fotovoltaico? La domanda avrebbe senso se alla base vi fosse un problema di budget, dilemma che in questo caso non sussiste perchè tutti i costi li sostiene EnergRed: alle nostre PMI rimangono solo i risparmi sull’energia ed una crescita dei valori dei propri asset: ciascuna piccola e media impresa italiana potrebbe mediamente godere di un beneficio di 400 mila euro, che potrebbero essere impiegati per altri scopi: assumere nuovo personale, formarsi su nuove competenze, investire su tecnologie innovative.

«Ed a proposito di nuove tecnologie, per il fotovoltaico abbiamo grandi aspettative» sottolineano gli analisti di EnergRed. Ora —ad esempio— uno studio dell’Università di Stanford ha dimostrato che è possibile generare un flusso di energia dalla differenza di temperatura tra la superficie del pannello solare —più fredda— e l’aria dell’ambiente.

«In questo modo ad essere convertito in energia elettrica è il calore dall’aria circostante» spiega l’ingegnere Moreno Scarchini, plaudendo a questa scoperta di un gruppo di ricercatori di Stanford guidati da Sidhi Assawaworrarit che rivoluzionerà il mercato introducendo pannelli “solari” in grado di produrre elettricità anche in assenza di sole.

I nuovi pannelli consentiranno di produrre energia pulita e rinnovabile anche di notte, riducendo notevolmente le emissioni inquinanti e garantendo un rilevante risparmio economico.

Come è possibile? «Sfruttando il “raffreddamento radiativo”» sintetizza il CEO di EnergRed. «Si tratta —prosegue Moreno Scarchini— di un fenomeno che, nelle notti stellate senza nuvole, consente ai pannelli solari di produrre elettricità anche con il buio attraverso la luce infrarossa che si irradia nello spazio dalla superficie dei pannelli stessi che si raffreddano rilasciando il calore nell’aria circostante».

Il flusso di energia che si viene a generare connesso al dispositivo creato dai ricercatori (un generatore termoelettrico) consente di produrre energia elettrica. «È un fenomeno simile alla brina che si forma sul terreno durante le notti quando le temperature sono di poco sopra lo zero» concludono gli specialisti di EnergRed, che —appena sarà possibile ed industrialmente scalabile— saranno i primi a mettere queste nuove tecnologie a disposizione dei propri clienti, i quali stanno già sfruttando tutti i vantaggi del fotovoltaico.

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